Premessa

Questo blog non rappresenta una testata giornalistica poiché viene aggiornato quando possibile. Pertanto non può essere considerato un vero editoriale ai sensi della legge numero 62/2001. Ogni contenuto pubblicato,video e immagini,sono reperite dalla rete internet e in quanto tali valutabili di dominio pubblico ; se il loro uso violasse il copyright,diritto d'autore,lo si comunichi al gestore e amministratore del blog che si attiverà per rimuovere il materiale suddetto. L'Amministratore.

Risoluzione problemi

Per qualsiasi problema legato alla visualizzazione di questa pagina web e degli elementi ad essa connessa imposta la risoluzione del tuo monitor a 1024x768 con una profondita di almeno 32bit, oppure controlla che la tua connessione sia ottimale; se non riesci a riprodurre i video e alcune applicazioni contenute nella pagina web è consigliabile verificare che nel tuo pc siano installati i plugin necessari al funzionamento di questi applet. I programmi per l'esecuzione di materiale multimediale in questa pagina web sono facilmente reperibili sulla rete internet da parte di siti terzi e in modo assolutamente gratuito.
L'Amministratore.

mercoledì 25 novembre 2009

Cafasso, si ipotizza l'omicidio. Brenda, le ombre gia' in Brasile

...all’ex presidente della Regione Lazio Marrazzo. Ormai è evidente che si è riaperta anche l’inchiesta, forse accantonata dagli inquirenti con troppa fretta, sul pusher Gianguerino Cafasso morto di overdose circa due mesi fa, la stessa persona che avrebbe realizzato il filmato del ricatto a Marrazzo. La Procura avrebbe acquisito, infatti, gli esami tossicologici e gli altri dati relativi al decesso avvenuto in una stanza di un albergo della Capitale. Una dose di eroina pura sarebbe la causa del decesso, un vero azzardo per un uomo “esperto” di quella sostanza, visto che la spacciava da anni. Anzi, quanto emergerebbe dai risultati ufficiosi del supplemento di perizia tossicologica disposta dal procuratore aggiunto Giancarlo Capaldo per far luce sulla morte del pusher, dimostrerebbe infatti che solo in caso di suicidio o di omicidio la presenza di eroina, e pura per giunta, sarebbe comprensibile. Per un cocainomane come Cafasso, infatti, l’eroina pura è letale. Inoltre, nel caso specifico, la sostanza stupefacente ritrovata nel sangue di Cafasso sarebbe stata “mascherata”, ossia resa simile alla cocaina con sostanze volte a nascondere l’odore e il sapore dell’eroina. Ma è sempre sul fronte della storia di Brenda e delle sue frequentazioni “extraprofessionali” che gli interrogativi sembrano moltiplicarsi. Una delle tante ipotesi vede la transessuale già informatrice, in questo caso della polizia federale brasiliana, ancor prima del suo arrivo in Italia. Il mondo transessuale brasiliano, spesso obiettivo di un vero e proprio traffico di esseri umani dall’America Latina all’Europa, da alcuni anni è al centro di ampie inchieste da quella che potremmo definire la Fbi di Brasilia. In particolare, il traffico di esseri umani (trans e giovanissime donne spesso minori) è diretto in tre aree: Germania, Svizzera (e, attraverso il Canton Ticino, la Lombardia) e Roma. Secondo alcuni, proprio in relazione a questi viaggi dal Brasile in Europa, la polizia brasiliana si sarebbe avvalsa delle informative di Brenda e di altre sue colleghe. Tornando alle indagini, il mistero del computer scomparso e poi riapparso sul luogo del delitto in un lavandino e del telefonino scomparso sembra essere inserito in un possibile tentativo di depistare gli inquirenti. Come molte delle dichiarazioni degli ultimi giorni fatte da conoscenti di Brenda ai media, spesso, a quanto risulta, con l’obiettivo di ottenere qualche compenso, non stanno certo contribuendo positivamente alle indagini. C’è anche un altro aspetto che lascia perplessi. Quello di come sia stato possibile che un gruppo di carabinieri (e si teme che siano più di quattro), taglieggiasse trans e prostitute, spesso usando metodi violenti, si rendesse complice di spaccio, presidiasse la zona per cercare qualche “preda eccellente” da far cadere nella rete del ricatto e nessuno se ne rendesse conto o segnalasse qualche anomalia. Non solo da parte dell’Arma, che – comunque va dato atto – ha avviato le indagini seppure tardivamente (testimoni raccontano come questo tipo di “affari” andasse avanti da anni) per mettere le mani sui quattro servitori dello Stato infedeli, ma anche da parte della polizia che operava anch’essa su quel territorio. Possibile che nessuno notasse quello che stava accadendo?

Tratto da: orsatti.info

Nessun commento:

Posta un commento

Energia e Ambiente

Video da IDVstaff

Video da Staffgrillo

Salva il tuo conto corrente dallo Stato!
Scudo della Rete

Massoneria e Politica

Federico Aldrovandi